Importante fattore di questa messa in scena è l’adattabilità al contesto culturale a cui sono destinate: è possibile di fatto creare spettacoli appositamente per il territorio di destinazione, andando ad attingere al patrimonio culturale di esso.
Dall’unione dei principi di ricostruzione filologica con le esigenze di spettacolo sono nati spettacoli come “Tommaso D’Oria”, “La Battaglia di Benevento”, “La Croce e la Luna – gli Eserciti di Dio”, “Corradino di Svevia e il Regno del Sole”.
Oria fumosa – le origini del mito di fondazione
Lo spettacolo “Oria Fumosa – le origini del mito di fondazione”, messo in scena per la prima volta il 23 settembre 2017, nell’ambito del Progetto InPuglia 365, riprende la più famosa leggenda della città di Oria, che vuole il proprio castello essere eretto grazie al sacrificio di una vergine.
Il testo, scritto da Cosimo Candita, racconta di come le mura del maestoso castello crollassero ogniqualvolta si provasse a ricostruirle. Un indovino predisse che le mura non sarebbero rimaste in piedi se prima non si fossero bagnate le fondamenta con il sangue di una fanciulla. Ed è da qui che nasce il detto oritano “ad Oria fumosa cittera ‘na carosa, tant’era piccinnoda ca si la mittera an’poscia” (ad Oria fumosa –nascosta dalla nebbia– uccisero una bambina talmente piccola che poteva entrare in una tasca). La componente della nebbia, ossia della foschia nella quale la città è immersa alle prime luci dell’alba e dovuta alla sua vicinanza con terreni paludosi e ricchi di sorgenti spontanee, è collegata alla maledizione che la madre della piccola lanciò sulla città a seguito dell’omicidio della figlia.
L’adattamento non vuole avanzare tesi scientifiche o dimostrarne la fondatezza, ma rimanere come una suggestiva reinterpretazione alla luce delle influenze culturali a cui il territorio è stato sottoposto nel corso dei secoli.
Il testo ha per protagonista non la fanciulla o sua madre, come in ogni riadattamento precedente, ma uno dei costruttori delle mura, che rappresenta la parte di popolazione che effettivamente necessitava dell’ampliamento della fortificazione per incrementare la sicurezza degli abitanti del paese.
Lo spettacolo è di tipo “statico”, ossia non vi sono interazioni fisiche tra i quattro personaggi (il costruttore, una donna greca, il signore normanno e il suo sottoposto), ma viene messo in scena attraverso una lettura corale.
La Croce e la Luna – Gli Eserciti di Dio
Vincitore di un progetto ministeriale, in partenariato con la comunità Emmanuel di Lecce, lo spettacolo “La Croce e la Luna – Gli Eserciti di Dio”, il cui autore del testo è Cosimo Candita, è uno spettacolo rievocativo incentrato sui fatti storicamente accaduti durante la Terza Crociata. L’obiettivo dello spettacolo è promuovere la tolleranza e la libertà di culto contro ogni fanatismo e atto di violenza compiuto nel nome di un dio.
Due personaggi saranno la personificazione delle due rispettive culture, e condurranno la narrazione dei fatti spiegando due modi di vivere e vedere la propria tradizione e la propria storia, rappresentando il confronto tra due civiltà che sembrano essere lontanissime, ma che serbano nella loro genesi e nei loro contenuti, spunti validi per instaurare un dialogo pacifico e costruttivo. Attraverso un’intensa resa spettacolare, una fedele riproduzione dei particolari relativi a quel preciso periodo storico, scontri di fanteria e cavalleria, lo spettatore verrà immerso in un lontano passato che ancora riverbera tragicamente nella nostra quotidianità.
Egli rivivrà le sensazioni, le emozioni e i suoni distintivi di quell’epoca, quelle storie che ancora possono dare senso al nostro vivere nel mondo, avvicinate alla nostra realtà da alcuni personaggi che faranno da tramite tra il presente e il passato, impersonando le vittime degli attentati e delle azioni militari verificatisi in seno all’attuale situazione geo-politica.
Corradino di Svevia e il Regno del Sole
Lo spettacolo è composto da 5 atti e unisce il puro teatro alla rievocazione. È incentrato sulle vicende di Corradino di Svevia, ultimo discendente della casata Hohenstaufen e pretendente al trono imperiale dopo il padre Corrado IV e il più famoso nonno Federico II.
Il testo, dell’autore Cosimo Candita e pubblicato da Esperidi Edizioni, vuole dare corpo e anima ad un personaggio storico tanto giovane quanto romantico: le vicende del sedicenne che rincorre un sogno impostogli, fino alla sua stessa tragica morte.
L’unione tra teatro e rievocazione è resa attraverso il racconto dei personaggi che prendono vita sul palco e per mezzo delle grandi scene “di campo” che ripropongono le battaglie del piccolo svevo, unendo così la corposità della storia che viene interpretata dagli attori alla spettacolarità delle azioni belliche ricostruite da un grande numero di uomini d’arme.
Enrico VII – il ribelle
Lo spettacolo, scritto da Cosimo Candita, è incentrato sulle vicende di Enrico VII, primogenito di Federico II, conclusesi con la ribellione contro l’Imperatore a cui seguirono la condanna e la segregazione carceraria. La vicenda si focalizza fortemente sull’introspezione del personaggio Enrico, alle prese con un difficile rapporto padre-figlio a cui si intreccia la complessità del conflitto politico nella Germania sveva degli anni ’20-’30 del XIII secolo.
Cerimonia di investitura del Cavaliere
Questo spettacolo, che accompagna la nostra Associazione ormai da anni, ripropone un’ ipotetica Cerimonia di Investitura di un Cavaliere: la Benedizione delle armi, il monito a difendere i più deboli, il proprio Signore e la leggi della Cavalleria si susseguono in una suggestiva atmosfera piena di importanza e solennità, rappresentando, a prescindere dalla finzione scenica, un momento denso di significato per lo scudiero (futuro Cavaliere) e per l’intera Associazione.
Sotto le mura del Castello – Percorso interattivo
Messo in scena per la prima volta nel 2021, il percorso interattivo è un tipo di spettacolo del tutto innovativo scritto da Pierpaolo Arpa. Si tratta di un “viaggio nel tempo” in un ipotetico borgo, temporalmente collocato tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII. Le diverse maestranze e figure del passato, con cui i visitatori interagiranno, regaleranno allo spettatore informazioni, aneddoti e curiosità sul periodo storico in questione.